Una ricorrenza importante per la Letteratura e il Teatro del Belpaese. Proprio in questi giorni (28 giugno) ricorre il 150esimo anniversario dalla nascita di Luigi Pirandello, il Premio Nobel siciliano.

Per questo arriva in libreria, con la casa editrice La Nave di Teseo, il libro I Pirandello – La famiglia e l’epoca per immagini, un’immersione fotografica a tutto campo nella sfera privata e professionale di uno degli autori più importanti del Novecento.

Il libro raccoglie gli studi e le indagini svolti dai curatori Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla negli ultimi 20 anni in tutto il mondo, cercando fotografie e documenti in archivi pubblici e privati. Sono 632 le foto pubblicate nel volume, una vera e propria miniera inesauribile di informazioni e suggestioni che costruisce per il lettore un racconto emozionante e rivelatore di tutta un’epoca. Si parte dalle immagini dei genitori Stefano Pirandello e Caterina Ricci Gramitto per arrivare a quelle della famiglia formata da Luigi, con la moglie Maria Antonietta e i figli Stefano, Lietta e Fausto.

Pirandello

Pirandello – Foto Ansa

Non mancano clic che raccontano le amicizie più care strette con Martoglio, Rosso di San Secondo, Campanozzi, Alvaro, Bontempelli, Masino, d’Amico, Ojetti, Salvini, Labroca, Maselli, Romagnoli, Colin, Crémieux. Spazio anche a foto di incontri celebri con Albert Einstein, George Gershwin, Pablo Neruda e Walt Disney, fino all’irrompere di Marta Abba, interprete prediletta del suo teatro e sua musa ispiratrice. Infine sono molti e tutti particolarmente espressivi i ritratti del premio Nobel sparsi tra le pagine del volume.

Nel libro le immagini, alcune inedite e altre molto rare, si rincorrono testimoniando la straordinaria avventura umana di un artista-intellettuale fuori dal comune.

Pirandello-Foto Ansa

Pirandello-Foto Ansa

“Le fotografie a volte rivelano molto di più di uno scritto – spiega Sarah Zappulla Muscarà –. Sono documenti umani che raccontano di viaggi, avvenimenti e personaggi della vita di Pirandello e della sua famiglia, ma anche di dettagli importanti come atteggiamenti, mobili, vestiti dell’epoca”.

Sempre la curatrice del libro rivela come è con il primogenito, suo assistente fino alla fine, “che Pirandello ebbe un rapporto del tutto speciale”. A testimoniarlo un eccezionale carteggio tra i due nel quale padre e figlio parlavano di tutto. “Stefano – conclude Sarah Zappulla Muscarà – è sempre stato dietro a suo padre, ma ha scritto anche lui per tutta la vita, offrendo come autore un interessante spaccato del Novecento anche se fortemente autobiografico. Tuttavia scelse di essere uno scrittore postumo, perché voleva che pubblico e critica lo guardassero con la giusta distanza e non nel confronto con il padre”.