di Alberto De Rogatis
Un borgo incantato nella bassa Toscana, reso famoso dall’imponente castello di epoca altomedievale e dalla Giostra del Saracino di agosto, situato a 600 metri d’altezza, luogo di assoluta quiete ed aria pura. E’ Sarteano, nel senese, ai confini tra la Val d’Orcia e la Val di Chiana; ed è qui che da molti anni lavora e crea, nel suo caratteristico laboratorio in pieno centro storico, l’artista orafo Mauro Fastelli. Nel suo atelier di via Roma, adiacente la piazza principale del paese, si respira tanta creatività e si può osservare la bellezza e l’unicità delle sue opere. Dall’oreficeria artigianale alle sculture ed installazioni davvero originali, dove l’ingegno di Fastelli fonde magistralmente più metalli e materiali tra loro, dall’oro col ferro, al legno ed a quelli di recupero, non più superflui ma coprotagonisti nel percorso artistico, sempre in evoluzione, di Fastelli che sapientemente coniuga icone storiche del passato con espressioni del futuro. Sono immagini, figure, volti, tutti frutto del suo pensiero, di convinte sperimentazioni e della sua ricerca continua di tecniche di oreficeria applicate nella realizzazione di quadri d’interni e sculture, in grado di valorizzare e dare centralità ai materiali, ben amalgamati da forme e colori, capolavori che emozionano e che diventano realtà grazie all’estro ed ai saperi dell’artista sarteanese. Da un avo pittore macchiaiolo, dal nonno scultore in ferro, Mauro Fastelli ha ereditato quella vena artistica che, poco più quarantenne, l’ha fatto assurgere ai fasti della popolarità nel panorama nazionale dell’arte. Fastelli, tra le altre, ha tenuto mostre in Toscana e a Bologna.
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