di Anna Astrella
C’è grande attesa per l’esposizione romana del pittore Shlomo Tuvia.
L’artista israeliano ha già ottenuto grandi successi negli USA (ad Aspen, Houston e Los Angeles) e in Giappone. Sbarca nell’Urbe con una mostra che si terrà presso MICRO Arti Visive (in Viale Mazzini 1) dal 21 al 27 gennaio 2022 e che sarà curata da Paola Valori e Isabella Montagnaro.
Si tratta di un percorso espositivo inedito di dieci opere che racchiudono il mondo affettivo del pittore e la sua storia familiare. Nei suoi lavori Shlomo Tuvia racconta infatti l’amore e la vita difficile condotta con i genitori: due sordomuti sopravvissuti all’Olocausto.
Sin da piccolissimo Shlomo cerca di rompere il silenzio che lo separa da loro disegnando . È per questo che proprio nell’ambiente domestico svilupperà l’interesse per il disegno e la pittura: un esercizio che gli consentirà anche la ricostruzione di una mappa di sé, attraverso l’acuta osservazione della fisicità umana. Da qui le figure che dominano la mostra dal titolo Le mani e l’anima. Percorsi e ispirazioni nell’opera di Shlomo Tuvia, figure semplificate dalle campiture aggressive e libere, con torsioni acrobatiche di gesti e tensioni delle dita. I suoi corpi sono spesso metafore esistenziali che acquistano una dimensione onirica.
«Di famiglia poverissima – chiarisce la curatrice Paola Valori – Shlomo si trasferisce negli Stati Uniti conservando nel suo immaginario una storia personale molto difficile, in continua connessione tra la cultura di origine e quella americana. Un lavoro intenso e di grande impatto emotivo che esprime un repertorio di immagini che comprendono tutto, dalla pittura da cavalletto che riutilizza ad hoc, alle scelte di gusto a volte espressionista, altre volte di matrice pop-surrealista. Un percorso di tutto pregio che è riuscito a costruire a dispetto delle sue basi di partenza durissime, e non solo perché ebreo, in anni in cui si era ancora vittime di pregiudizio, ma anche per le umili origini e le condizioni veramente disagiate della sua famiglia».
La proiezione di una video-intervista di taglio documentaristico permetterà di comprendere meglio la vita dell’artista, mentre durante il vernissage (21 gennaio ore 18.00) Tuvia donerà una delle opere in mostra al Centro Assistenza Bambini Sordi e Sordociechi Onlus presieduta da Roberto Wirth, da anni attivo nell’ambito della cecità e della sordocecità, e fondatore dell’Associazione.
La mostra sarà aperta fino al 27 gennaio dalle 15.30 alle 19.30. Ingresso libero. Chiuso la domenica.
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