di Maria Grazia Londrino
Lungo la tratta ferroviaria Roma – Napoli, nonché lungo l’antico itinerario della storica via Appia, si trova Formia, tiepida cittadina tra mare e montagna. La sua storia è tra le più antiche del sud – pontino, dal greco deriva il suo nome hormiai, cioè approdo e dalla Grecia arrivano le leggende che narrano le gesta di Ulisse contro i “Lestrigoni”della costa.
Visitata dalle facoltose famiglie di patrizi romani, che hanno costruito ville, per i loro soggiorni lontano dall’Urbe, tra le tante gens spicca il nome di Cicerone, mentre sulla via Appia sorge un sepolcro detto Tomba di Cicerone che per dimensioni e per vicinanza alla sua villa pare esserne proprio il monumento funerario.
Inoltre Formia è nota ai turisti per aver dato i natali a Vitruvio Pollione, trattatista di architettura. Dopo la caduta dell’Impero Romano la città viene saccheggiata stabilmente e si divide così in due nuclei, divenuti sobborghi di Gaeta: la zona marittima, Mola di Gaeta, e quella collinare, Castellone. Giardini di agrumeti separano i due borghi che si riuniscono col nome di Formia solo nel 1863.
Durante la seconda guerra mondiale la città subisce gravi danni. Molto del patrimonio artistico si perde nei bombardamenti, delle dodici torri del Castellone medievale ne sono rimaste solo due, ma mantengono ancora il fascino di un tempo grazie a recenti opere di ristrutturazione, che negli ultimi anni hanno interessato la Torre di Mola, un residuo del castello medievale, che risale al 1200 d.C., la torre-mastio è particolare, perché più alta del consueto sul resto del fabbricato.
Circondato quasi totalmente dal mare con fossati e ponti levatoi, il Castello ha una storia legata a Carlo D’Angiò e in seguito a Ferdinando I D’Aragona, passando dai Conti Caetani nel 1460, per costituire il ramo dei Casteldimola. Il portale d’ingresso appare estremamente prestigioso per i probabili disegni di Antonio da Sangallo il Giovane, con tracce di decorazione dei beccatelli e ciotoline di maiolica.
Tanti i posti a impronta antico-romana da visitare, non mancano iniziative artistico – culturali di spessore, viaggi organizzati verso l’incantevole isola di Ponza e d’obbligo è assaggiare ottimi piatti tipici a base di pesce.
Lascia un commento