di Maria Grazia Londrino

Grande successo di pubblico venerdì 18 marzo, per la prima teatrale del “De Profundis” di Oscar Wilde, con l’attenta regia di Antonio Nobili, nelle vesti dello stesso protagonista.
In scena anche oggi, sabato 19 marzo, al Teatro Furio Camillo della Capitale, lo spettacolo vede tra gli interpreti, Martina Mastroianni, Matteo Maria Dragoni, Alberto Albertino, Elisa Lombardi, Mary Ferrara, Valerio Villa, Stefano Di Giulio, Chicco Sciacco e la partecipazione straordinaria di Alessio Chiodini nel ruolo del carceriere.
Antonio Nobili studia un riadattamento del capolavoro di Wilde, ponendo l’attenzione su due grandi tematiche odierne l’omofobia e la dura vita nel carcere.
Perno dello spettacolo il personaggio di Bosie, ben interpretato da Matteo Maria Dragoni, che quasi diventa il vero protagonista, scatenando le varie dinamiche della storia e tenendo sotto controllo i vari sviluppi.
Amore e disillusione, amore e comprensione, amore e disperazione vengono ben messe in luce dalla composizione sul palco degli attori.
Tragedia e romanticismo si fondono nella figura di Oscar Wilde, che diviene antagonista di se stesso, lottando con la propria coscienza (Martina Mastroianni) e con la realtà delle sue scelte.
La brutalità della sopravvivenza nelle carceri è ben rappresentata, ma ciò che fa riflettere è soprattutto il messaggio positivo e di speranza dato dall’introduzione del personaggio di una delle due guardie, sensibilmente legato all’arte e alla poesia come salvezza.

19 marzo ore 21,  Teatro Furio Camillo, via Camilla 44, Roma.

0697616026