C’è grande entusiasmo nel Belpaese dopo che il film documentario Fuocoammare di Gianfranco Rosi ha vinto l’Orso d’oro della sessantaseiesima edizione del Festival di Berlino. Il film, che il regista già Leone d’oro a Venezia con Sacro G.r.a., ha girato nel corso di un anno e mezzo a Lampedusa documentando da un lato la vita sospesa di alcuni suoi abitanti e dall’altro quella drammatica dei migranti in esodo verso l’Europa, aveva colpito sin dall’inizio critica e pubblico del Festival.
Intanto l’Orso d’oro è in viaggio verso l’isola siciliana stretto tra le mani del dottor Pietro Bartolo, il responsabile medico dell’isola e tra i protagonisti di Fuocoammare che illumina con tutta la sua carica di umanità.
Domani a Lampedusa grande accoglienza per il film mentre giovedì Bartolo con l’Orso d’oro ripartirà per Roma dove è previsto un incontro con il presidente della Camera Laura Boldrini e in serata alla Casa del Cinema dove Fuocoammare, nella serata dei premi per i documentari, riceverà il Nastro d’argento speciale del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici.
Partito al box office con oltre 80 mila euro, 48 mila dei quali incassati solo ieri sull’onda dell’Orso d’oro, Fuocoammare “è un grande film e una enorme soddisfazione per Rai Cinema”, dice Paolo Del Brocco. Il film uscirà in 30 paesi.
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