Una riflessione sulla società contemporanea, a partire dal rapporto tra linguaggi digitali, tecnologia e arte. E sullo sfondo il genio tormentato di Vincent Van Gogh. È questo il senso profondo della tela monumentale realizzata dagli studenti della Rome University of Fine Arts, svelata nel corso del Live Painting dal titolo Ceci n’est pas un Van Gogh, andato in scena ieri nell’ambito della mostra Van Gogh Alive – The Experience, in corso a Palazzo degli Esami a Roma.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Liquitex Artists Materials, l’azienda che dal 1955 produce colori acrilici ad acqua di alta qualità, che consentono di moltiplicare le possibilità creative e artistiche e garantiscono agli artisti stabilità e permanenza dell’opera nel tempo. La tela – realizzata e presentata ieri durante l’evento organizzato con il supporto di Grolsch, uno dei marchi brassicoli più antichi al mondo, nato in Olanda nel 1615 e da sempre vicino alla creatività e alle sue forme d’espressione – propone la riproduzione di un autoritratto del maestro olandese, coperto dalla frase Ceci n’est pas un Van Gogh che rievoca l’opera di Magritte Trahison des images. Un lavoro che da un lato conduce l’osservatore in uno studio dell’immagine sfruttandone i pixel, dall’altro propone uno sguardo differente e critico sul rapporto tra tecnologia ed espressione artistica.
Gli studenti – coordinati dai docenti RUFA Lia Palazzolo, Emiliano Coletta e Fabrizio Dell’Arno – hanno lavorato da mercoledì 1 marzo a venerdì 3 marzo 2017 con i materiali offerti da Liquitex. Gli autori dell’opera sono tutti studenti di Arti Visive della Rome University of Fine Arts, uno dei poli universitari di formazione artistica più innovativi in Italia che offre corsi in tutte le discipline creative: dalle Arti visive al Graphic design, dalla Scenografia al Cinema fino alla Fotografia e al Design. In particolare, hanno preso parte al Live Painting i talenti artistici RUFA Federica Di Pietrantonio, Nicola Petruzzi, Stefano Calabrese, Silvia Bottero, Chiara Pellicani, Emanuela Parentignoti, Matilde Santarelli e Giulia Di Franco.
“Per i nostri studenti questa è una grande opportunità di visibilità” ha spiegato Fabio Mongelli, direttore RUFA, che ha aggiunto: “Li abbiamo fatti cimentare con il tema della mostra, che loro hanno interpretato in maniera ironica e rispettosa, con un omaggio al grande maestro Van Gogh che attinge al delicato rapporto tra arte e tecnologia. È straordinario vedere come la grande opera di Van Gogh si presti a un dialogo così vasto con i linguaggi della creatività. Ringraziamo l’organizzazione per averci dato questa opportunità e tutti i partner che hanno reso possibile l’evento”.
Tra creazioni artistiche, linguaggi digitali e strumenti tecnologici il pubblico ha avuto la possibilità di immergersi a pieno nello spirito della serata anche attraverso il gusto aromatico, intenso e bilanciato di birra Grolsch, la premium lager olandese prodotta ancor oggi con la stessa ricetta creata 400 anni fa dai mastri birrai artigiani.
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