Un insolito e vincente connubio: letteratura – enogastronomia. E con un pizzico d’arte. Che non guasta mai. Nei giorni scorsi al Taste, il salone dedicato alle eccellenze del gusto e del food lifestyle, dove si sono dati appuntamento i migliori operatori internazionali dell’alta gastronomia, ma anche il sempre più vasto e appassionato pubblico dei foodies, è stato presentato un libro particolare: Leonardo non era vegetariano.
Il testo, edito da Maschietto Editore, nasce dalla collaborazione con il Museo Ideale Leonardo Da Vinci ed Eataly. Arricchito dalla prefazione di Oscar Farinetti e dall’introduzione di Davide Paolini, il libro è frutto di trent’anni di ricerche e fa il punto sul rapporto di Leonardo con i temi dell’alimentazione e della cucina e sul suo presunto essere vegetariano.
Ampio spazio è riservato ai testi storici: una grande raccolta di saggi, fotografie e ricette che partono da uno dei più importanti scienziati del Quattrocento; altre pagine ospitano 15 nuove ricette illustrate create dallo chef Enrico Panero, che evocano il gusto, la creatività e il genio di Leonardo.
Filo conduttore del libro, insomma, è la lista della spesa di Leonardo che ha affascinato già un gran numero di lettori da quando, in occasione di Expo 2015, il testo è stato diffuso nelle librerie e da Eataly.
Otto sono i capitoli storici che, attraverso una minuziosa ricerca di materiali come codici, appunti, iconografie e aneddoti, regalano al lettore uno spaccato della storia, della vita e delle opere di Leonardo Da Vinci, e si pongono alcune domande che, spesso non trovano una risposta univoca negli approfondimenti di Annamaria Tossani, Davide Paolini e Cristina Acidini (tra le massime esperte del mondo dell’arte di Leonardo). L’interrogativo principale riguarda il presunto essere vegetariano del grande inventore: è opinione comune infatti che Leonardo non mangiasse carne ma alcuni appunti e progetti mettono del tutto in discussione questa idea.
A ciascun capitolo sono collegate due ricette create da Enrico Panero, il giovane e raffinato chef del ristorante Da Vinci di Eataly Firenze, partendo dalla lista della spesa e dagli appunti del grande inventore toscano.
Tra i progetti innovativi di Leonardo, alcuni anticipano i moderni strumenti di cottura del cibo, come i sistemi che lo scienziato aveva pensato per affumicare le carni o addirittura il frigorifero che, con il suo sistema di raffreddamento, deriva dalla macchina del freddo del Da Vinci.
Ma non va dimenticato che Leonardo è stato anche un grande appassionato di viticoltura e produzione di vino, si interessava alla valorizzazione dei prodotti della sua terra, era attento alla salute e alla dieta intesa come principio di alimentazione.
Titolo: Leonardo non era vegetariano – Dalla lista della spesa di Leonardo alla ricette di Enrico Panero; Pagine: 192; prezzo 19 euro.
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