di Anna Astrella

Si chiude oggi l’edizione 2017 di Arte Fiera, la più antica manifestazione italiana di arte moderna e contemporanea. Nei numeri il suo successo: 41 esima edizione – la prima diretta da Angela Vettese – 178 espositori totali, 153 gallerie, 25 fra editori, librerie, istituzioni e periodici d’arte. Due i padiglioni (il 25 e il 26) del polo fieristico di Bologna in cui si articola la proposta delle gallerie con una voluta commistione di moderno e contemporaneo, senza rispettare alcuna rigida divisione tra i due periodi artistici.

“Qualità” è il leitmotiv della Fiera: qualità nella scelta dei partecipanti e qualità nell’attenzione rivolata agli emergenti. Decisione questa condivisa dal direttore artistico e da un comitato di selezione equamente distribuito per interessi nel moderno e nel contemporaneo nonché per la provenienza territoriale: Laura Trisorio, Studio Trisorio, Napoli; Marco Niccoli, Galleria Niccoli, Parma; Massimo Di Carlo, Galleria dello Scudo, Verona, Alessandra Bonomo, Galleria Alessandra Bonomo, Roma. A ulteriore garanzia della qualità delle proposte, sono state coinvolte figure estranee al mercato dell’arte: il curatore Roberto Pinto (Docente di Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Bologna) e la storica dell’arte Maria Grazia Messina (Docente di Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Firenze e Presidente del Comitato Tecnico Consultivo Arte e Architettura contemporanee Periferie Urbane, Ministero dei Beni Culturali e del Turismo).

Fabrizio Corneli, Studio Trisorio, Napoli

Fabrizio Corneli, Studio Trisorio, Napoli

Conferma la sua fama lo Studio Trisorio di Napoli che senza dubbio si distingue per la proposta innovativa di Fabrizio Corneli e il suo Mondo Rosa. Genialità e innovazione anche nelle opere ospitate dalla Galleria Mazzoli che ha a Berlino il suo quartier generale. Un nome su tutti Michele Spanghero con Ad lib opera che per la particolarità cattura la vista e l’udito.

Opera di Michele Spanghero

Opera di Michele Spanghero

D’impatto anche le bandiere di matita di Paola Pezzi e le tele monocromatiche con i chiodi di Enrico Castellani.

Opere di Paola Pezzi

Opere di Paola Pezzi

Fin troppo numerose, invece, le opere dei grandi nomi dell’arte moderna: da Chagall a De Chirico, da Guttuso a Pomodoro, da Fontana a Botero.

A completare Arte Fiera una piccola sezione di nuove proposte a cura di Simone Frangi, intitolata NUEVA VISTA (3 gallerie) e una sezione di FOTOGRAFIA (9 gallerie), curata dalla stessa Angela Vettese, in cui si è deciso di focalizzarsi sulla tecnica, per indagare qual è – se c’è – il confine che separa l’artista-fotografo da tutti coloro che possiedono uno smart device e si sentono fotografi.

Non è mancato uno sguardo al mondo indipendente e emergente: accanto all’offerta espositiva di Arte Fiera 2017, da venerdì 27 a domenica 29 gennaio la città è stata protagonista per la quinta edizione di ART CITY Bologna. Spazio dunque a mostre, eventi e iniziative culturali nate dalla collaborazione tra Comune di Bologna e BolognaFiere per offrire nuove opportunità di scoperta e conoscenza del patrimonio artistico diffuso attraverso la contaminazione con il contemporaneo. In quest’ottica davvero interessante si è rivelata SetUp Contemporary Art Fair, presso l’autostazione, uno spazio abitato da ben 60 gallerie, di cui un quarto estere. Una galleria fra tutte: Sensi Arte della provincia di Siena (Colle di Val d’Elsa) con la giovanissima Valeria Vaccaro che genialmente propone delle sculture in marmo di Carrara, un materiale imponente e regale, sotto forma di cerini corrosi, mozziconi di candele e casse da trasporto dismesse.  La verosimiglianza con il legno o la cera è tale da impressionare anche gli osservatori più attenti.