Ormai da anni il garfagnino Luciano Zanelli, romano d’adozione e giramondo per l’importante attività professionale svolta al servizio dello Stato, si dedica con certosino impegno e abilità alle sue passioni: pittura e scrittura. Proprio questi amori l’hanno portato sul podio nell’ultima esposizione a cui, in ordine cronologico, ha partecipato nel marzo 2018: Quadri in rima, la mostra-concorso della Tornatora Art Gallery.
Nell’ampia sala espositiva del salotto culturale capitolino l’abile paesaggista è stato protagonista attraverso un’immancabile nevicata, firma inconfondibile e indiscusso pezzo forte della sua produzione pittorica, e con un verdeggiante paesaggio in cui si può ammirare un ruscello in primo piano.
Di lui il critico d’arte Mara Ferloni ha scritto ultimamente: “Il discorso poetico che descrive in una vasta armoniosa gamma di colori e vive nello spazio l’emozionalità visiva di panoramiche vedute, ruscelli, barche, ruderi, evidenzia un’acquisita capacità tecnica ed un costante impegno”.
Ad accompagnare le tele l’ultima raccolta di poesie presentata lo scorso settembre dopo il successo dei suoi racconti “Ricordi di vita” e della prima raccolta in versi.
Si tratta di un libro che racconta magistralmente con le parole quello che Luciano Zanelli riesce a imprimere, altrettanto abilmente, con i pennelli sulle tele.
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