di Anna Astrella
È un fiume in piena Congyue Luo alla vigilia della sua prima personale. Un appuntamento atteso per lungo tempo dopo trent’anni di attività artistica nella Città Eterna.
“Sono arrivato a Roma nel 1987 – raccontava durante il nostro incontro a casa sua, oggi anche suo atelier artistico –. Ero attratto dalle bellezze storiche della Capitale e pensavo che fosse il luogo ideale per approfondire le mie conoscenze artistiche. Poi Roma è diventata la mia casa e la cornice di numerose esperienze pittoriche da via Margutta, alla Rassegna Nazionale dell’Acquerello fino al Centro di Cultura Palazzo Braschi e il 10 maggio ospiterà la mia prima mostra personale nella galleria Pietrosanti G.d.A”.
Alle spalle di quest’artista un lavoro certosino e tanta formazione in Cina: “Ho studiato all’Accademia di Arti e Design dell’Hebei – spiega Luo – ed ho iniziato a dipingere prima come designer di decorazioni, poi prediligendo la tecnica ad acquerello che ancora oggi rappresenta la totalità della mia produzione artistica. E sono proprio 20 acquerelli che presenterò nella mostra Cina, Riflessi e Visioni in programma fino al 17 maggio prossimo in zona Borgo”.
L’esposizione che si avvale del Patrocinio del Municipio Roma I Centro dà vita a un percorso artistico grazie a scorci rurali e lagunari di un Oriente lontano fisicamente dall’artista ma sempre presente nei suoi pensieri. Così Luo declina un nuovo paesaggio, abile connubio fra quanto i suoi occhi hanno visto negli anni e ciò che le sue emozioni e la sua sensibilità gli permettono di aggiungere. Potremmo dire che l’artista proietta la sua anima nei paesaggi naturali realizzati con abile maestria.
“L’esposizione – precisa Silvia Mattina, curatrice della mostra – nasce dalla scelta di mostrare l’altro volto dei paesaggi cinesi nelle suggestioni evanescenti e colorate di un pittore che è riuscito a trovare un’armoniosa sintesi tra passato e presente. Se nel 1866, Claude Monet definiva la Terrazza sul mare a Sainte-Adresse “quadro cinese con bandiere”, a testimonianza del forte legame con la pittura orientale nell’amplificare l’effetto emozionale della natura, nel 2019 è Congyue Luo a mutuare dagli artisti impressionisti una sintesi cromatica che scuote intensi ricordi sensoriali nell’osservatore. Nelle opere in mostra, l’artista usa un’alternanza di colori caldi del marrone e del giallo e di toni più freddi come verde e azzurro a sottolineare l’effetto delicato della nebbia, da cui si scorge la palla rossa del Sole che con il suo fuoco inonda l’azzurro dell’acqua. In questo personale percorso, Luo ha mantenuto intatto lo spirito orientale nel cogliere il soggetto in un viaggio alla scoperta delle radici interiori della creatività”.
La mostra nella galleria di via Plauto, 30 è aperta, a ingresso libero, da martedì a sabato dalle 10:30 alle 19:00.
Vernissage venerdì 10 maggio ore 18.00 con degustazione di vini della cantina Casale del Giglio.
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